Galleria Farini – Bologna / 01 – 15 Febbraio 2014.
L’arte è fermento di vita o, ancor meglio, bellezza dello stesso esistere.
L’arte affronta i problemi della coscienza.
Un artista deve essere un ricercatore, un inventore continuo.
Amelia Romina si accosta all’idea di un’arte attenta mal suo magico sottile incanto, che delinea con fantastici segni cromatici. Diviene così la vera poetessa che riesce a trasformare questa poesia in colori; forme, composizioni e immagini ricche di fascino e di espressività. Considerando l’arte come armonia, equilibrio, bellezza in sintonia con la stessa armonia dell’universo, la nostra artista considera, rivive, ripropone l’esatta proporzione, il rilievo naturale dei volumi e degli spazi. La sua creatività anima come forme spesso geometriche personali, eccentriche, dove ella intente destare nello sguardo dello spettatore uno stato di sorpresa e allo stesso tempo la curiosità di svelarne il vero significato.
Non solo, Amelia Romina, rileva una straordinaria padronanza della struttura compositiva, del colore e del segno. Il colore viene “steso” con grande libertà e spontaneità su superfici piuttosto ampie, alla ricerca di effetti forti, di caldi contrasti e di ritmi vivaci. I soggetti sono estremi di dettagli di cose diverse, frammentati, sovrapposti e affiancati dando così vita a straordinarie, pensatissime combinazioni di forme e colori dove, indubbiamente, l’artista riesce a sfruttare appieno la peculiarità della pittura. Una “scrittura” fantastica e l’espressione di una sensibilità modernissima sono i caratteri più spiccati dell’opera di Amelia Romina; solo la sua assoluta sincerità che la porta ad esternare anche il più riposto fondo della sua anima fa si che gli occhi attenti del critico ne intravedano l’origine e l’intima consistenza. Il segno volitivo che include i profondi piani cromatici e il ritmo passionato delle linee e dei toni possono anche fa apparire i rapporti più evidenti, ma, come spesso accade nell’arte, i risultati sorprendono l’intenzione. E’ anche questo che la rende essenzialmente femminile e ne forma pertanto il principale valore. E ciò che la definisce.
Laura Rossi, critico d’arte.
GALLERIA FARINI
Via Carlo Luigi Farini 26, BOLOGNA